Riflessioni influenti

Sono stata male in quest’ ultimo periodo.

Erano anni che non mi accadeva di prendere l’ influenza: mi ero dimenticata cosa significasse non stare bene.

Significa, anche, sperimentarsi in condizioni di vulnerabilità, estrema sensibilità, lentezza, spossatezza, stanchezza.

Significa stupirsi di riuscire a fare una camminata senza stancarsi, 

Fare tutte le manovre per dormire al meglio, 

Diventare al 95% brodo caldo,

Alzare lodi al SufiMugo, il Santo Patrono delle Vie Respiratorie, 

Ondeggiare in moto ondulatorio tra tempi, spazi, realtà…

Al normale raffreddamento stagionale, si aggiunge il fatto che siamo in anni grotteschi, evolutivi, difficili, densi.

E così ora & qui, stando male, ti accorgi 

Di quanto sani e mondo siano veloci, chiassosi, taglienti,

Di quanto tu sia riuscita a capire, quasi, tutt*: quelli che si vaxx con tutti loro stessi, quelli che no vaxx con tutti loro stessi, quelli che si vaxx perché non ne potevano più, quelli che si tamponano sempre, quelli che mai si sono tamponati e mai lo faranno, quelli che hanno perso il lavoro e quelli che per tenerlo fanno tutto quello che possono, quelli che restano e quelli che se ne vanno ( chissà se anch’io,a breve…),

Di come siamo tutt*, a tratti, duri, puri,morbidi,compromessi, irati, depressi, sconvolti, indignati, ottimisti,realisti, cinici, ispirati, 

Di quanti deserti dovrai attraversare, facendoli fiorire con le tue lacrime, come il piede di Afrodite che con il suo solo tocco fa scoppiar la primavera sulla sterile spiaggia,

Di quanto tu ti senta, come non mai, autodeterminata e responsabile, senza nessun bisogno di nessuna autorità esterna che ti dica come agire, 

senza nessun bisogno di Un Uomo Forte, ma con il desiderio, semmai,di un uomo giusto. 

Ed è con un uomo giusto che stasera andrò al cinema, a vedere l’ adorabile Wes Anderson, dopo essere stati a mangiare fuori.

Perché il Cielo aiuta sempre i giusti.