Viviamo in un multiverso, costituito da relazioni, di diversa natura, specie,importanza.Tutto è in relazione ed è relazione.In un periodo così, angusto come un collo di bottiglia, vertiginoso come una giostra, denso come il burro fuso, potente come il tuono, sento spesso il bisogno di esprimere il mio sentire, di capire e condividere paradigmi di riferimento, letture fondamentali, voci che si ergono con magnificenza, cautela, tenacia, rigore, chiarezza esemplare.Prendere a prestito le loro parole non gli renderebbe giustizia, per cui ho deciso di iniziare una nuova serie, qui su Ayurthai: #parolechenonsonolemie ( ma è come se lo fossero), parafrasando un titolo stupendo di un libro non memorabile di Carrère: vite che non sono la mia.#parolechenonsonolemie ma mi formano, mi innervano, mi danno chiarezza, lucidità, speranza. Parole dette da chi stimo, ammiro, rispetto.Parole dette già e pronte per essere ascoltate e messe a disposizione senza arrogarsi diritti ma prendendosi la responsabilità di essere messaggeri.Parole da condividere, per aumentare la comprensione, alzandone e approfondendone il livello…sempre secondo il mio parere ovviamente.Comincerò dunque con il primo : Giorgio Agamben, faro nel panorama intellettuale italiano odierno.Leggete cosa scrive, magistralmente, in uno dei suoi interventi che potete trovare sulla rubrica : una voce, nel sito web della casa editrice quodlibet.https://www.quodlibet.it/giorgio-agamben-la-medicina-come…
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